Riuscite a riconoscere una persona soltanto dalla voce? Probabilmente sì - almeno le persone che conoscete meglio. Per fare questo, il nostro cervello utilizza numerosi indizi, ad esempio il timbro della voce.
Fra gli indizi utilizzati, vi è anche la capacità di riconoscere le caratteristiche fonologiche peculiari di ogni individuo. Ognuno di noi ha un proprio modo di pronunciare le parole: la r moscia, o la s zeppa, sono soltanto gli esempi più evidenti. Gli imitatori, ad esempio, sono bravissimi a riprodurre, spesso esagerando, la pronuncia tipica della persona che stanno imitando.
È possibile cogliere queste sfumature di pronuncia solo se si conosce bene la lingua di chi parla. Ad esempio, per me che conosco l'inglese ad un livello poco più che scolastico, riconoscere la differenza di pronuncia di due persone che parlano inglese è molto difficile.
Tyler K. Perrachione, Stephanie N. Del Tufo e John D. E. Gabrieli hanno condotto degli esperimenti per testare la capacità di riconoscere queste sfumature nella pronuncia. Più in particolare hanno testato due tipi di partecipanti in due condizioni sperimentali.
- I partecipanti erano un gruppo di soggetti affetti da dislessia, ed un gruppo di controllo (non affetto da dislessia).
- Le due condizioni sperimentali: riconoscere le differenze di pronuncia di persone che parlano la stessa lingua dei partecipanti (inglese statunitense) o unalingua a loro sconosciuta (cinese mandarino).
Ebbene, come prevedibile, i soggetti di controllo (senza dislessia) erano molto più bravi nel riconoscere le sfumature di chi parlava inglese, mentre erano sostanzialmente incapaci di riconoscere le sfumature di chi parlava cinese.
I soggetti con dislessia, avevano difficoltà a cogliere le sfumature sia dei parlanti in cinese, che dei parlanti in inglese. Detto in altri termini, le persone dislessiche sono meno brave degli altri a cogliere le sfumature fonologiche, ovvero a distinguere i suoni delle parole.
Difficoltà fonologica e dislessia
Questo esperimento conferma l'ipotesi che una difficoltà nel processare ed elaborare il suono delle parole (deficit fonologico) sia una delle cause della dislessia. Questi risultati dimostrano anche l'importanza della rappresentazione linguistica nel riconoscimento della voce.
I risultati del lavoro sono stati pubblicati sul numero di luglio 2011 di science.