L'ansia è una normale - e fisiologica - reazione allo stress. Questa reazione ci aiuta ad affrontare le situazioni impegnative della vita di tutti i giorni, al lavoro, nello studio e così via. Ma, quando l'ansia diviene eccessiva (ad esempio una reazione eccessiva ad uno stimolo stressante, oppure una reazione ansiosa a stimoli che normalmente non vengono vissuti come stressanti) l'ansia diventa un disturbo.
Vi sono diverse tipologie di disturbi d'ansia: il disturbo di ansia generalizzato, la fobia sociale, il disturbo ossessivo compulsivo, gli attacchi di panico, il disturbo post traumatico da stress.
La psicoterapia cognitivo comportamentale costituisce uno dei trattamenti d'elezione, efficaci nel curare i disturbi d'ansia.
Ansia e automedicazione
Molti, però, preferiscono curare i propri sintomi ansiosi assumendo alcol o sostanze psicoattive. A breve termine, è un approccio che funziona: bere un goccetto, può aiutarci a far calare l'ansia. Questa, però, è una pessima scelta, per due motivi:
- in primo luogo non vengono messi in discussione quegli aspetti cognitivi che spesso contribuiscono al disturbo d'ansia;
- in secondo luogo, l'uso di alcol e sostanze aumenta il rischio di abuso.
A questa conclusione è giunta una ricerca, pubblicata sulla rivista Archives of General Psychiatry. Lo studio, che ha coinvolto quasi 35.000 adulti statunitensi, afferma che le persone che usano alcol o sostanze per curare i sintomi ansiosi, hanno una maggior probabilità di incorrere in problemi di alcolismo, abuso di sostanze, e fobia sociale.