Il deficit prossimale è stato principalmente studiato e quantificato nei compiti di raggiungimento, con l'attenzione focalizzata sulla componente progettuale del braccio. Le risposte possono essere classificate in 3 categorie: "normale", in cui il soggetto raggiunge e afferra l'oggetto direttamente; "corretto", in cui il soggetto inizialmente non raggiunge l'obiettivo attraverso una serie di errori e poi li corregge; "non corretto", in cui il soggetto sbagli l'obiettivo e non corregge l'errore eccetto quando la sua mano tocca l'oggetto per caso.
Condizione 1. Quando i 2 gruppi di pazienti lesionati vengono paragonati con il gruppo di controllo, si osservano divergenze e similitudini dipendenti dalle differenti combinazioni, nonostante delle piccoli individuali disparità dentro il gruppo di pazienti. Alcune conclusioni sembrano comuni per quasi tutti i pazienti. Il raggiungimento con la mano ipsilesionale nel campo ipsilesionale e nel campo centrale è sempre simile a quello del gruppo di controllo. Nella maggior parte delle prove l'oggetto può essere afferrato dopo un movimento preciso e rapido del braccio. Ci sono solo pochi errori di piccola ampiezza che vengono sempre corretti nel campo ipsilesionale. Il danneggiamento massimo colpisce il raggiungimento con la mano nel campo visivo controlaterale alla lesione. Alte percentuali di raggiungimento con errori spaziali sono osservati in questa combinazione inclusi molti errori non corretti. In questo modo un movimento piuttosto lento e esitante del braccio fa fallire il compito al paziente. Infine, eccetto il caso 9, la mano ipsilesionale viene danneggiata anche nel campo controlesionale, sebbene con minor vastità. La maggior parte degli errori osservati in questa combinazione vengono corretti. Tale "effetto di campo visivo" (sia nelle mani colpite nel campo visivo controlaterale alla lesione) è un risultato quasi costante, la sola eccezione è il caso 9 che si comporta come le persone normali con la mano ipsilesionale.
Le differenze nella distribuzione di errori viene osservata tra i pazienti lesionati a destra e a sinistra. La proporzione degli errori corretti è minore nel precedente piuttosto che nel più recente (caso 6 escluso) oltre a ciò, tutti i pazienti lesionati a sinistra eccetto il caso 10, mostrano in aggiunta all'effetto del campo visivo, un marcato "effetto mano". La mano destra (controlaterale alla lesione) non raggiunge l'oggetto, non solo nel campo destro ma anche nel campo sinistro (ipsilaterale alla lesione). In 3 dei pazienti, la mano destra è colpita anche nel campo centrale. Gli errori sono per lo più del tipo corretto. L'effetto della mano osservato nei pazienti lesionati a sinistra appare importante (o in alcuni casi ancora più importante) tanto quanto l'effetto del campo, quando la percentuale di errori della mano destra nel campo sinistro vengono confrontati con quelli della mano sinistra nel campo destro. Nei pazienti danneggiati a destra, tale effetto della mano è assente (caso 1, 2) o solo molto leggero (caso 3).
Esami approfonditi degli errori di direzione spaziale rispetto all'obiettivo non hanno rivelato una chiara deviazione direzionale nei pazienti. Sebbene il raggiungimento è più spesso ipermetrico lungo il piano sagittale, non si osservano effetti direzionali sistematici lungo il piano frontale. In molti pazienti, infatti, i movimenti di raggiungimento tendono ad essere ipermetrici per gli obiettivi vicini e ipometrici per gli obiettivi lontani. È stata utilizzata un'ampia strategia in molte prove. L'ampiezza dell'errore può essere approssimativamente valutata in questo studio. Essa sembra disporsi da pochi gradi fino a più di 30° o 40°. Gli errori più grandi capitano sempre con la mano controlesionale nel campo visivo controlesionale.
Condizione 2. Questa condizione, i cui punteggi sono nella tabella 3, è finalizzata a determinare l'influenza dei movimenti di raggiungimento simultanei della mano ipsilesionale su quelli eseguiti dalla mano controlesionale e a controllare ancora la prevalenza dell'effetto del campo o della mano. Nella subcondizione di "raggiungimento non incrociato" , quando ogni mano deve raggiungere l'oggetto sullo stesso lato, le prestazioni sono simili a quelle del gruppo di controllo nel campo ipsilesionale ma esse sono fortemente danneggiate nel campo controlesionale. In questa combinazione la maggior parte dei pazienti si comporta ancora peggio che nel raggiungimento di un singolo oggetto. Essi danno meno risposte sbagliate e più errori non corretti, fino al 100% nel caso 6. In poche prove (soprattutto nel caso 6) i pazienti non iniziano nemmeno uno spostamento del braccio. In assenza di estinzione visuale questo può essere interpretato come un fenomeno di estinzione motoria, in relazione all'ipocinesia dell'arto controlesionale. In alcuni casi la mano controlesionale sembra seguire la traiettoria della mano ipsilesionale verso lo stesso oggetto ma, nella maggior parte dei casi, il mancato raggiungimento con la mano controlesionale è diretto verso una posizione simmetrica a quella occupata dall'oggetto nel campo ipsilesionale. Nella subcondizione "raggiungimento incrociato", quando ogni mano deve raggiungere l'oggetto sull'altro lato, un test somministrato a 6 pazienti, rivela che l'effetto della prevalenza del campo della mano apppare più chiaramente che nella condizione di raggiungimento di un singolo oggetto.
- Percentuali di risposte con nessun errore (NOE), corrette (CE) e non corrette (UE) nelle diverse combinazioni mano-campo. LH,RH = mano sinistra e destra. LVF, RVF = campo visivo sinistro e destro. (1), (2), (3) = prima, seconda e terza serie di test.
Condizione 3. Quando i soggetti devono orientare i loro occhi e la loro testa verso un oggetto, che è presente singolarmente, il raggiungimento migliora in modo spettacolare in tutti i casi. Come nel gruppo di controllo, non si scoprono più errori nella maggior parte dei pazienti. Negli altri casi si verificano pochi errori corretti di piccola ampiezza con la mano controlesionale. Le risposte normali si avvicinano o superano sempre il 90% eccetto nel caso 6 dove c'è solo il 33% e il 37.5% rispettivamente per la mano sinistra e destra.