Il primo incontro del percorso di educazione al benessere sarà dedicato alle distorsioni cognitive.
Quando interagiamo con il mondo circostante siamo convinti di vederlo in maniera oggettiva. In realtà siamo - tutti - soggetti a distorsioni cognitive, ovvero a schemi di pensiero, convinzioni e percezioni inaccurati. Queste distorsioni hanno una notevole influenza sul modo in cui noi vediamo il mondo e anche sulle nostre emozioni. Se queste distorsioni diventano rigide, persistenti ed eccessive possono causare una serie di problemi psicologici quali ansia e depressione, e possono indurci a comportamenti disfunzionali o controproducenti.
Mettere in discussione le distorsioni cognitive è uno degli obiettivi più importanti della psicoterapia cognitivo comportamentale. Le persone affette da depressione, ansia, disturbo post traumatico (PTSS) o disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) tendono ad avere distorsioni significativamente più marcate delle persone che non soffrono di tali disturbi. Vi è inoltre una correlazione fra la riduzione dell'intensità delle distorsioni e la riduzione dei sintomi durante il corso della psicoterapia: le persone che guariscono riducono le distorsioni cognitive.
Conoscere le distorsioni cognitive ci aiuta dunque a prevenire problemi d'ansia e depressione e ci permette di aver una maggiore flessibilità cognitiva e di leggere la realtà in maniera più funzionale.
Cosa impareremo?
Impareremo a conoscere le distorsioni cognitive, a riconoscere quali sono quelle in cui cadiamo più spesso e come metterle in discussione.
Impareremo inoltre un esercizio che ci permette di identificare le distorsioni nei nostri pensieri e come queste influenzano le nostre emozioni e i nostri comportamenti.